*Ho una laurea in letteratura greca, sono stata insegnante di italiano e latino. Ho vissuto in Svizzera e in Francia per quasi vent’anni, fino al 2009, lavorando come lettrice all’università e anche come formatrice in aziende private. Ho collaborato e scritto progetti che hanno ricevuto il finanziamento europeo, nell’ambito dello studio della storia contemporanea, dell’educazione degli adulti e dell’accoglienza dei migranti. Potrei definirmi socialmente creativa, nel senso che la quotidianità, spesso faticosa e complicata, mi suggerisce delle risposte pratiche per alleggerirne il peso. Collaboro con l’Associazione Saba perché il suo direttivo mi permette di condividere ed eventualmente sperimentare il senso delle mie proposte. Il ciclo di letture della stampa del Vicino Oriente, “Voci dal Mediterraneo”, che si terrà anche quest’anno presso la Biblioteca Vez, nasce da una mia iniziativa che ha coinvolto il servizio Europe Direct del Comune di Venezia, la biblioteca civica e il Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa mediterranea di Ca’ Foscari.

 

di Anna Consonni

 

Ciclo di conversazioni

 

L’arte dell’incontro e della conversazione “in presenza”, amabile e lieve, generatrice di relazioni e amicizie arretra sotto il peso dei nuovi media.
L’uso dei social network richiede un’attività di scrittura, quando non si limita allo scambio di immagini e aforismi; al salotto televisivo non si partecipa, senza contare che, costruito per essere visto, enfatizza il dialogo e drammatizza le situazioni, togliendone ogni spontaneità.
Incontrare altre persone, anche al di fuori della propria cerchia familiare e di frequentazione, non è per tutti sempre facile: imbarazzo, abitudinarietà, mancanza di spazi adatti, incertezza, anche nell’uso della lingua o delle forme di comunicazione.
Il ciclo “Conversazioni” si propone come spazio per chi vuole fare conoscenza e intrattenersi con persone nuove per scambiare due chiacchiere, migliorare le capacità comunicative, condividere esperienze e informazioni, creare delle nuove relazioni, personali e cittadine.

CONVERSAZIONI PER NON ITALOFONI
Le “Conversazioni per non italofoni” si rivolgono a quanti, non italofoni, desiderano migliorare le proprie competenze espressive attraverso la conversazione informale. Spesso, infatti, accade che chi studia l’italiano come lingua seconda non abbia poi la possibilità concreta di praticarlo, se non in condizioni formalizzate e istituzionali: in aula, in contesti burocratici, per fare acquisti. Così diventa quasi impossibile maturare un uso spontaneo della lingua e superare la linea, ben visibile, che separa gli italiani e i nuovi residenti.
Le aule dell’Istituto comprensivo “Giulio Cesare” accoglieranno a partire dal 1° ottobre chiunque desideri praticare l’italiano in situazione autentica. La conversazione sarà guidata da italofoni, non necessariamente insegnanti, che proporranno di volta in volta un tema da affrontare, aiutando il fluire del discorso.

CONVERSAZIONI E RICORDI
“Conversazioni e ricordi” si propone due obiettivi. Il primo, e più immediato, è quello di offrire un’occasione di incontro e condivisione di esperienze a chiunque ne abbia il desiderio. Il secondo, decisamente più ambizioso, è quello di suscitare – resuscitare il senso di appartenenza al luogo dove si vive, a prescindere da quando vi si risieda. I partecipanti sono invitati, attraverso il racconto delle rispettive memorie, a ricostruire l’evoluzione di Mestre, non tanto dal punto di vista urbanistico, quanto piuttosto da quello antropologico e sociale: i cambiamenti demografici, le gerarchie implicite ed esplicite, le attività produttive e l’organizzazione del lavoro, le scuole e le parrocchie, le modalità di aggregazione, i rapporti con Venezia e con le aree limitrofe, le vacanze, l’offerta e la fruizione culturale, le mode, le reazioni alle grandi trasformazioni, i riti quotidiani, gli arrivi e le partenze.
Gli animatori delle conversazioni suggeriranno di volta in volta un argomento, o un periodo particolare, sui quali far correre emozioni e memoria. Alla fine, frammenti e ricordi serviranno a costruire una narrazione collettiva, che, in futuro, potrebbe darsi la forma di un libro.
Nelle intenzioni, attraverso questa operazione di riacquisizione di significato, il paesaggio mestrino, che non è certo modello di lungimiranza progettuale, di senso estetico e di cura, perderebbe il carattere di indistinto e degradato dormitorio che sta assumendo in questi ultimi anni.
Le conversazioni si terranno in luoghi pubblici, secondo un calendario che verrà precisato.

CONVERSAZIONI SULL’ARTE CONTEMPORANEA
Le “Conversazioni sull’arte” intendono coinvolgere amanti e semplici curiosi delle espressioni artistiche contemporanee per scambiare informazioni, sensazioni, opinioni sulle tendenze e sugli artisti contemporanei. L’arte contemporanea “da noioso e odioso fenomeno di nicchia” si è davvero “aperta al popolo”, come scrive Franco Fanelli ne Il Giornale dell’Arte (n.366/2016). Come percepiamo, noi pubblico veneziano, da sempre immerso in una tradizione artistica ben diversa, quanto esposto alla Biennale? Ci interessano opere spettacolari e gigantesche come le installazioni di Christo, oppure preferiamo frequentare chiese e pinacoteche? Cosa conosciamo del mercato dell’arte?
Le conversazioni si terranno presso la galleria La Renna e saranno animate di volta in volta da artisti, docenti e studenti dell’Accademia di Belle Arti.